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21/12/2016

Computer, occhio alla postura - Magazine Parco Corolla

Un utilizzo prolungato può provare disturbi. I consigli di Salmoiraghi & Viganò per prevenirli. Specialmente quelli alla vista
 
Lavorare al computer soprattutto se prolungato, può provocare qualche disturbo.
A subirne le conseguenze può essere essenzialmente l’apparato muscolo-scheletrico e per la vista  che è comunque possibile prevenire con qualche accorgimento pratico da parte degli esperti di Salmoiraghi e Viganò del Parco Corolla.
 
Problemi legati alla postura
Chi lavora al computer soffre di rigidità alla nuca e dolori in corrispondenza di spalle e braccia.
Bastano infatti alcune ore al giorno per provare: disturbi alla colonna vertebrale dovuti a una posizione sedentaria protratta o a una postura scorretta; disturbi muscolari dovuti all’affaticamento e all’indolenzimento dei muscoli, perché poco irrorati dal sangue per la posizione statica e contratta; disturbi alla mano e all’avambraccio (dolore, impaccio nei movimenti, formicolii alle dita), dovuti all’infiammazione dei nervi e dei tendini sovraccaricati o compressi, a causa dei movimenti ripetitivi rapidi.
 
Come combattere l’insorgenza di disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico
Innanzitutto bisogna che il piano di lavoro abbia lo spazio sufficiente per appoggiare gli avambracci e tenere alla giusta distanza dal corpo tastiera e mouse.
Bisogna poi regolare l’altezza del sedile e del piano di lavoro, e la posizione dello schermo, secondo le dimensioni del proprio corpo.
Possono essere utili a questo scopo poggiapiedi e poggia polsi ergonomici. È poi fondamentale fare delle pause nel corso della giornata, restando per qualche tempo in posizione eretta. Una volta spento finalmente il computer, allungare le braccia e il busto sulla scrivania, restando per qualche momento nella posizione più rilassata possibile.
 
I disturbi agli occhi
Si chiama sindrome da discomfort visivo e colpisce il 70–90% di chi lavora di fronte a un monitor. I disturbi più diffusi sono bruciore, lacrimazione, secchezza, fastidio alla luce, pesantezza, visione annebbiata, visione sdoppiata, stanchezza alla lettura.
Secondo la Società oftalmologica le cause sono tante, come lo sforzo accomodativo per la messa a fuoco del display, la riduzione degli ammiccamenti palpebrali, che fa evaporare il film lacrimale più velocemente, aumentando la secchezza.
Non aiutano condizioni ambientali sfavorevoli, determinate per esempio dall’aria troppo secca, dalla temperatura troppo alta o troppo bassa, dall’ubicazione sbagliata del monitor rispetto alle finestre o ad altre fonti di luce, con conseguenti abbagliamenti, riflessi o eccessivi contrasti di chiaro-scuro, dalle caratteristiche inadeguate del software (per esempio la cattiva visualizzazione del testo) o dall’errata regolazione dei parametri dello schermo (contrasto, luminosità ecc.).
 
Come aiutare la vista
Per prevenire i fastidi, gli esperti suggeriscono di avvalersi se possibile di schermi grandi ad alta risoluzione e con un buon contrasto tra la parola scritta e lo sfondo, mantenendo il monitor a 50–70 cm dagli occhi.
È indispensabile poi anche per gli occhi fare pause regolari, focalizzando lo sguardo lontano. In caso di persistente bruciore, instillare lacrime artificiali.
Per rilassare la vista è infine consigliabile adottare lenti trattate per riflettere la luce blu degli schermi, che preservano il contrasto visivo e riducono il senso di affaticamento.


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