Al Corolla diventa operativo il progetto “Brutti ma Buoni”.
Saranno donati alle onlus latticini, frutta, carne e generi alimentari prossimi alla scadenza
Ridurre lo spreco e trasformarlo in risorsa di solidarietà, a beneficio delle persone più bisognose.
È l’obiettivo di “Brutti ma buoni”, il progetto avviato da Coop Sicilia che destina frutta, verdura, carne, latticini e generi alimentari invenduti – perché prossimi alla scadenza o con piccole imperfezioni estetiche, ma ancora buoni e perfettamente commestibili – a favore di associazioni di volontariato e strutture di solidarietà.
Il progetto, già attivo a Palermo e Catania, è partito il 3 luglio scorso anche all’ipercoop Corolla di Milazzo, coinvolgendo associazioni e realtà del volontariato locale. Sono quattro in particolare le organizzazioni coinvolte, secondo un calendario settimanale: la cooperativa Santa Maria della Strada il lunedì, l’associazione Kairos il martedì e venerdì, l’associazione Hermes il mercoledì e sabato, la coop Azione Sociale il giovedì.
“Brutti ma buoni” è un progetto coerente con la strategia della sostenibilità: si tratta infatti di un’attività che riduce gli sprechi, offre risposte sociali concrete alle persone bisognose e ha ricadute positive sull’ambiente.
Permette inoltre alle realtà beneficiarie di risparmiare risorse, che possono investire nello sviluppo delle strutture di accoglienza e dei servizi offerti.
L’obiettivo di Coop Sicilia è quello di recuperare, in un anno in tutta l’isola, alimenti per un valore superiore a 800 mila euro. L’attività è realizzata con il supporto dei lavoratori, che preparano e selezionano i prodotti (ortofrutta, latticini, alimentari confezionati), li controllano secondo rigorose procedure indicate dalle Aziende sanitarie e li consegnano alle associazioni beneficiarie; tutte le operazioni vengono eseguite nel massimo rispetto delle normative igienico-sanitarie e fiscali.
Coop Alleanza 3.0 – che controlla interamente Coop Sicilia - è attiva da tempo nel recupero degli invenduti, avviato oltre dieci anni fa nell’allora Coop Adriatica, grazie alla cosiddetta “Legge del Buon Samaritano” (legge 25 giugno 2003 n. 155), ben prima dell’entrata in vigore delle nuove normative contro lo spreco alimentare.
Si calcola che in Europa, ogni anno, finiscano sprecate ben 88 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di 143 miliardi di euro, di cui 8,4 miliardi in Italia (pari a 350 euro a famiglia).
LE FASI DEL PROCESSO