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08/03/2017
Festa della Donna 2017
L'8 Marzo celebriamo con consapevolezza tutte le conquiste delle donne in ambito politico, economico e sociale. Un cammino basato su oltre un secolo di storia fatto di movimenti politici, guerre, ideologie, ricostruzioni e conquiste.
Per la "Festa della Donna" doneremo un omaggio floreale a tutte le nostre clienti.
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L’8 marzo ricorre la Giornata Internazionale della Donna, definita più comunemente “Festa della Donna” o “Giornata della Donna”, per ricordare tutte le conquiste delle donne in ambito economico, politico e sociale, ma anche le discriminazioni e le violenze a cui le donne, purtroppo, continuano ad essere sottoposte.
Premesso che l’8 marzo ha un significato ben diverso da quello che il consumismo moderno ha voluto imprimergli, facciamo un po’ di chiarezza sulle sue reali origini storiche.
 
Le origini: tra leggende e falsi storici
Sono molti gli avvenimenti che, dall'inizio del Novecento, hanno portato alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne. Durante il VII Congresso della II Internazionale, che si è svolto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907, i partiti si sono impegnati a lottare per riuscire ad introdurre il suffragio universale. Il 26 e 27 agosto 1907 si è svolta invece la Conferenza internazionale delle donne, durante la quale è stato istituito l'Ufficio di informazione delle donne e Clara Zetkin è stata eletta segretaria.
 
Riguardo le origini della ricorrenza, nel secondo dopoguerra, circolarono fantasiose versioni, secondo le quali l'8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911, l'incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini). Altre versioni citavano la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857, mentre altre ancora riferivano di scioperi o incidenti avvenuti a Chicago, a Boston o a New York.
 
L'8 marzo 1917
Ma l’8 marzo è una data davvero rivoluzionaria. In quel giorno del 1917, a San Pietroburgo, le donne marciarono lungo le strade per il «Pane per la Pace», chiedendo a gran voce la fine della guerra e manifestando per i propri diritti. Evento che in Russia diede origine alla “Rivoluzione di Febbraio”, alla successiva destituzione dello zar e all’attribuzione del diritto di voto alle donne stesse.
Nel nostro Paese, la “Giornata internazionale della donna” inizialmente coincise con il 12 marzo, giornata in cui cadeva la prima domenica dopo l’8 marzo.
 
In Italia
Il movimento per la rivendicazione dei diritti delle donne ha continuato ad ingrandirsi in tutto il mondo nei decenni successivi. Nel settembre 1944 a Roma è stato istituito l’UDI (Unione Donne Italiane) e si è deciso di celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone liberate dell'Italia.
 
La mimosa
L’idea di abbinare questo fiore alla ricorrenza è solo italiana. Tutto ebbe inizio nel 1946, quando a Rita Montagnana, Teresa Mattei e Teresa Noce venne l’idea di associare la "Giornata della donna" ad un fiore. L’Unione donne italiane scelse all’unanimità la mimosa, dopo aver scartato garofani e anemoni. La mimosa era solita fiorire a marzo, oltre ad essere un fiore umile, spontaneo, povero e alla portata di tutti. Tanto diffusa nelle campagne, tenace, resistente come solo le donne sanno essere; apparentemente fragile ma capace di sopravvivere e fiorire anche in condizioni difficili, un fiore che preannuncia l’arrivo della primavera e della vita che rinasce.
 
Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, presentarono poi una proposta di legge per rendere la Giornata della Donna una Festa Nazionale, ma l’iniziativa non andò mai in porto.
 
Il Femminismo
Negli anni a venire la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell’opinione pubblica finché, con gli anni Settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.
L'8 marzo 1972 in Piazza Campo de’ Fiori a Roma si è svolta la manifestazione della festa della donna, (a cui prese parte con un discorso anche l'attrice statunitense Jane Fonda) durante la quale le donne hanno chiesto, tra le varie cose, anche la legalizzazione dell'aborto.
I cartelli esibiti durante il corteo erano ritenuti scandalosi e oltraggiosi per i tempi, tanto che la polizia, senza preavviso, caricò, manganellò e disperse le pacifiche manifestanti.
 
L’ufficializzazione dell'ONU
Il 1975 è stato definito dalle Nazioni Unite come l'Anno Internazionale delle Donne e l'8 marzo in tutto il mondo i movimenti femministi hanno manifestato per ricordare l'importanza dell'uguaglianza dei diritti tra uomini e donne. 
Nel dicembre 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti della donna e la pace internazionale”. Adottando questa risoluzione, l’Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l’urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese.
 
Oggi
Benché l’8 marzo abbia ormai assunto un significato più “frivolo”, non va dimenticato che il suo vero valore è basato su oltre un secolo di storia fatto di movimenti politici, guerre, ideologie, ricostruzioni. Un cammino lungo e complesso per le donne di tanti paesi, più volte interrotto, ma che con grande tenacia è sempre stato ripreso con l'obiettivo dell'emancipazione e della liberazione delle donne.
 
Essere donna è così affascinante.
È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non finisce mai
(Oriana Fallaci)
 

   
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